CIAK SI GALOPPA: FABIO BRANCA, PROFUMO DI ‘PATTERN’ – DI MARIO BERARDELLI
Fabio Branca è un genio in sella che è diverso da geniale, molto di più. È il fantino che, ormai nella storia del nostro turf, si esalta nei momenti clou quando la asticella si alza e sente il profumo di pattern. Ne ha vinte ben 40 che per un jockey che opera nel nostro paese è un risultato enorme. Ha inciso il suo nome a caratteri di fuoco anche in tutte le classiche e più di una volta: “E’ vero – dice – le tre Oaks consecutive, il derby di Crackerjack King e di Dylan Mouth, i due Parioli, l’Elena sono tutti ricordi indelebili, me li porterò sempre dentro il cuore.” Al Nastro Azzurro 2016 mancano ancora tre settimane mentre al Presidente della Repubblica GBI Racing, da questa stagione sui 1800 metri e purtroppo retrocesso a gruppo due, è questione di ore: “Ho grandissima fiducia, il mio Circus Couture ha una enorme chance. Ha fatto un eccellente passaggio di età e non dimentichiamo che ha concluso il 2015 in netta ascesa, ricordate che mi diede tanto filo da torcere nel Roma dove io montavo Dylan e facemmo primo e secondo. A fine anno ha avuto una lusinghiera valutazione di rating internazionale, 114 e io sono convinto che la manterrà anzi potrebbe anche migliorarla a cominciare da domenica. Intanto vediamo come andrà il Repubblica e incrociamo le dita poi penseremo al futuro che potrebbe anche essere oltre i nostri confini, secondo me è un cavallo che in Francia potrebbe farsi spazio.”
Dopo il Repubblica verranno il Derby e le Oaks: “Eh, quest’anno non siamo messi come nelle volte precedenti, almeno per ora, non saremo noi Effevi quelli da battere – prosegue Branca – vedremo comunque, non è mai detta la ultima parola perché domenica nel Botticelli che resta sempre comunque la listed importante che prepara il derby ha vinto Freedom Bell e… in bello stile. E’ un cavallo ancora tutto da scoprire e comunque un imbattuto. In fondo l’ultimo vincitore del Botticelli si chiama Goldstream e sappiamo tutti chi ha vinto l’ultimo derby italiano.“